Il tema della sicurezza sul lavoro è, da anni, una delle maggiori emergenze nazionali e nonostante l'enorme sforzo messo in atto dal sistema Paese in molteplici forme, la battaglia è tuttora lontana dall'essere vinta. Gli sforzi, è giusto e doveroso sottolinearlo, ci sono stati e molti sono i soggetti schierati in prima linea nella quotidiana guerra contro gli infortuni e le morti sul lavoro.
Ad iniziare dalle vittime di questo terribile conflitto a bassa intensità, ossia i lavoratori stessi, che hanno più volte alzato il loro grido di vergogna contro l'assurdità di un Paese in cui di lavoro si può morire. E ancora le stesse imprese, sempre più impegnate ad adeguare i propri standard di sicurezza con gli altri stati europei, dopo decenni di colpevoli ritardi e mancanze. Senza dimenticare, inoltre, il quotidiano sforzo delle aziende del settore che attraverso corsi di formazione, politiche attive sull'antinfortunistica e prevenzione, contribuiscono in maniera determinante a colmare il gap normativo e di conoscenze accumulato negli anni dal nostro sistema produttivo.
Insomma un impegno a 360° che vede coinvolti molti soggetti, uniti nella grande battaglia di civiltà per un lavoro sicuro e libero dagli incidenti. Forse il vero assente in questo generoso sforzo collettivo è rappresentato da quello che dovrebbe essere il motore trainante di questa operazione: la politica. Anni di ritardi e di rinvii hanno senza dubbio contribuito in maniera determinante all'esplosione dell'emergenza, alimentando un diffuso quanto comprensibile clima di sfiducia e disaffezione.
Per questo non può non fare piacere la notizia dell'istituzione presso il Senato della Repubblica della nuova Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Un impegno importante che pone anche il mondo politico di fronte alle sue responsabilità, nella consapevolezza che questa battaglia sarà vinta solo con l'impegno di tutti, politica compresa!